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Le novità del circuito nazionale di triathlon


Il primo maggio prenderà il via il circuito nazionale di Triathlon, quest’anno rivisto nella sua organizzazione, ampliato e modificato. L’obiettivo è quello di accrescere il livello qualitativo delle prove e di richiamare sempre più partecipanti.

Fra tutti, sono due i cambiamenti più importanti: innanzitutto suddivisione delle gare in macroaree e, a livello puramente organizzativo, una grossa rivoluzione è il compito che assumeranno i comitati regionali che ospiteranno le varie tappe, i quali avranno un ruolo da registi.

Il primo appuntamento, quello del primo maggio, è con il Triathlon Sprint di Andora, la cui organizzazione è curata dal comitato regionale piemontese, presieduto da Carlo Rista.

Riportiamo qui di seguito un’intervista a Carlo Rista, che spiega le novità della stagione 2011 di triathlon. (Intervista tratta dal sito fitri.it).

-Circa le novità dei nuovi circuiti gare, in particolare quello del triathlon, volute dalla federazione, per una maggiore qualificazione e partecipazione all’attività agonistica, come si inserisce e si concretizza il ruolo dei comitati regionali?
Il ruolo dei comitati è ora, e lo sarà ancora maggiormente in futuro, molto importante. I Comitati devono svolgere un’azione di promozione e sprone presso le proprie società, per una grande partecipazione alle gare nelle aree di appartenenza previste dal circuito. Tra l’altro, la vicinanza delle società e degli atleti alle locations che ospitano le differenti gare, risultano essere ulteriore elemento incentivante e di facilitazione per far sì che la partecipazione sia massima; essere vicini ai luoghi di gara è anche un’opportunità per ridurre i costi di trasferta. – A quali vantaggi si mira nello sviluppo di questi circuiti?
Innanzitutto la qualificazione delle gare: ipotizzando una rotazione delle manifestazioni a cui si assegnerà il titolo di prova di circuito, l’organizzatore che vorrà proporsi, dovrà necessariamente elevare lo standard qualitativo della manifestazione stessa. E’ ovvio quindi che migliorando lo standard delle gare regionali, anche tutto il movimento nazionale ne gioverà , così come gare ben organizzate invoglieranno nuovi appassionati a provare ed ad avvicinarsi. Tutto ciò, si auspica, sarà anche tradotto in un aumento del numero di tesserati.
E per l’attività e la crescita dei comitati, quanto è importante il coordinamento da parte dei comitati stessi nei confronti del circuito?
Il comitato regionale è il braccio sul territorio della federazione. I comitati conoscono bene le situazioni dei vari campi di gara, le difficoltà, le persone che stanno dietro alle gare. Il loro ruolo nella scelta e nel coordinamento delle gare è quindi prezioso, ne giova la crescita tecnica e dei rapporti sul territorio.
Vediamo ora, schematicamente, le caratteristiche tecniche del circuito nazionale di triathlon da evidenziare:
1) La gara finale si svolgerà a Tuoro (Lago Trasimeno) il prossimo 11 settembre. Vi si potrà accedere tramite un percorso di qualifica con la partecipazione obbligatoria ai 2 Triathlon Sprint e al Triathlon Olimpico che compongono le varie macroaree territoriali.
2) Gli Organizzatori che si sono proposti sono stati selezionati per garanzia di tracciati gara interamente chiusi al traffico e per adeguati standard organizzativi.
3) Ogni macroarea è formata da più regioni, ad eccezione di Sicilia e Sardegna che fanno area a sè. Ogni gara è regolata da una tabella punteggi atleta che serve, alla fine delle tre gare, per qualificarsi alla finale. Gli atleti delle categorie Youth B dovranno partecipare solo ai due Sprint, non potendo fare la gara di Olimpico.
4) Ogni macroarea assegna un diverso numero di qualificati alla finale, stabilito in base alle percentuali di tesseramento sul territorio, e al termine del circuito delle tre gare, saranno premiate le prime due Società con montepremi messo dalle Società Organizzatrici.
5) Gli atleti che si qualificano per la finale, in base ai punteggi ottenuti nella classifica assoluta della gara, contribuiscono alla classifica della propria Società per concorrere all’assegnazione del Montepremi che la Federazione mette in palio per le prime 10 Società, e per un totale di 15.200,00 euro.
6) Alla gara finale la Federazione corrisponderà agli atleti Elite i rimborsi spese fino all’8° classificato.

Marco Ceste